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  • Immagine del redattoreAmbulatorio Veterinario San Luca

Il forasacco nel cane: che "spiga"!


E' iniziata la stagione dei forasacchi!


Stiamo parlando delle cosiddette "spighe", ovvero delle strutture vegetali che si staccano dalla pianta durante il passaggio dell'animale, forano la cute o entrano nei vari orifizi e possiamo ritrovarli potenzialmente ovunque: negli occhi, nelle orecchie, nelle cavità nasali, tra le dita, nella bocca..

Proprio grazie alla sua forma lanceolata e alle piccole "spine" di cui è ricoperto, il forasacco si impianta tenacemente e tende a migrare seguendo i pertugi anatomici o scavando dei veri e propri percorsi, detti fistole.


Vediamo nel dettaglio le sedi più colpite:


Cavità nasali: è facile che annusando il terreno, magari in un prato appena falciato, la spiga venga inalata. Per riflesso il cane comincerà a starnutire ed in alcuni casi, potrete notare delle gocce di sangue. E' raro che il cane riesca ad eliminarlo spontaneamente e se non viene rimosso, nei giorni successivi gli starnuti saranno sempre meno frequenti, anche perché nel frattempo la spiga tenderà a spostarsi lungo le vie respiratorie. Sarà necessario, quindi, un'esplorazione delle cavità nasali in sedazione per localizzare ed estrarre il forasacco.


Orecchie: possiamo ritrovare un forasacco anche nel condotto uditivo esterno, soprattutto in quei cani con un padiglione auricolare grande, pendente e con molto pelo (Cocker, Lagotto, Golden Retriever..ma non solo!!), che raccoglie le spighe facilmente e ne permette la migrazione lungo il canale auricolare, fino ad arrivare al timpano. Quindi, è necessario rivolgersi tempestivamente al veterinario se il cane scuote la testa, la ruota da un lato, si gratta insistentemente un orecchio. Tramite un'otoscopia in sedazione, si estrae il corpo estraneo, prima che lesioni ulteriormente il timpano.



Cute: dopo un passeggiata, è sempre consigliabile controllare bene il pelo (soprattutto tra le dita, a livello inguinale ed ascellare, tra le pieghe), dove si incastrano le spighe, che potrebbero impiantarsi nella cute. Da qui, creano delle fistole purulente che attraversano cute e sottocute, fino ai fasci muscolari ed in questi casi si renderà necessaria una guida ecografica per individuare ed estrarre il forasacco.






Bocca: spesso il nostro amico a quattro zampe passeggia/corre con la bocca aperta, quindi è possibile che la spiga si incastri a livello gengivale o, peggio, venga aspirata e finisca in trachea. Possiamo notare, in questi casi, episodi continui di tosse. Verrà fatta un'endoscopia tracheale e bronchiale per recuperare la spiga, prima che arrivi ai polmoni.



Occhi: i forasacchi possono nascondersi anche al di sotto della terza palpebra (membrana nittitante) e causare congiuntiviti e lacrimazione, sia nel cane che nel gatto.





Ricordiamo che il forasacco, una volta entrato, può migrare OVUNQUE e causare gravi infezioni, poichè veicola batteri; in alcuni casi può essere rimosso solo tramite una vera e propria chirurgia esplorativa.

Quindi, vi consigliamo in questo periodo di controllare il cane dopo ogni passeggiata (soprattutto se ha un pelo lungo e folto) e di rivolgervi tempestivamente al veterinario di fiducia in caso di sintomatologia.

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