Capita spesso che i nostri amici a quattro zampe si trovino a giocare con oggetti di uso quotidiano, che potenzialmente possono rivelarsi molto pericolosi. La bocca è il primo strumento di esplorazione a disposizione del pet e molto spesso, accidentalmente o in maniera consapevole, il corpo estraneo viene ingerito, causando non pochi problemi.
Oggi parliamo di Simba, un bellissimo Bengala maschio di 4 anni.
I suoi tutor decidono di portarlo dal veterinario perché ultimamente è più mogio, mangia anche meno volentieri, ha avuto qualche episodio di vomito. Durante la visita non emerge nulla di rilevante, a parte una lieve disidratazione ed un sensibile calo di peso, che per un gatto giovano e sano risulta un campanello di allarme.
Viene eseguito un esame delle feci per escludere la presenza di parassiti intestinali, esami del sangue completi ed ecografia addominale.
Con quest'ultimo esame si arriva alla sfortunata diagnosi: enteropatia digiunale focale associata alla presenza di corpo estraneo lineare endoluminale.
Traduzione: un filo sta causando infiammazione ed impacchettamento dell'intestino.
Purtroppo è impossibile che questo tipo di corpo estraneo venga espulso spontaneamente, quindi viene programmata l'operazione chirurgica per rimuovere il filo.
Si esegue enterotomia, ovvero si apre il lume intestinale per trovare ed estrarre il filo, che risulta essere molto lungo ed "agganciato" in più punti, ma per fortuna non ha danneggiato troppo la parete.
In alcuni casi più gravi, è necessario asportare anche tratti di intestino necrotico.
Post chirurgia la prognosi resta riservata per almeno 7 giorni, l'intestino è stato suturato in diverse aree, quindi Simba dovrà stare a riposo ed essere alimentato solo con cibo liquido/morbido.
Dopo un periodo di ricovero e terapie, questo bellissimo gatto ha riacquistato l'appetito, regolarità intestinale ed il suo peso è tornato nella norma.
Così Simba è tornato a casa dalla sua famiglia!
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